Immergiti nella storia di Luca Armellino, un giovane chef Sardo che ha saputo conquistare la scena culinaria Romana grazie alla sua determinazione e passione per la cucina. Dopo aver perfezionato le sue abilità accanto ai migliori nomi della capitale, ha deciso di intraprendere un viaggio alla scoperta di nuove filosofie culinarie.

Ma è stato solo quando ha messo piede nel celebre Noma di Copenaghen, al fianco dello Chef Renè Redzepi, che la sua mentalità ha subito una rivoluzione. Qui, ha imparato la dedizione, il rispetto e il sacrificio per la cucina, e ha deciso di portare queste virtù con sé in ogni esperienza successiva.

Dopo aver accumulato preziose esperienze in Spagna, Francia e Germania, Luca è approdato nella cucina del celebre Chef Thomas Keller al PerSe di NYC, dove ha potuto affinare la sua disciplina e trovare un equilibrio perfetto tra creatività e precisione.

La sua sete di conoscenza lo ha poi spinto fino in Giappone, dove ha avuto l'onore di collaborare con lo Chef Luca Fantin al Bulgari di Tokyo, imparando tecniche eleganti e raffinate. E grazie a queste abilità, ha ottenuto un posto nella cucina dello Chef Norbert Niederkofler al prestigioso St.Hubertus di San Cassiano, dove continua a stupire con la sua creatività e maestria.

La mia cucina è il risultato delle mia esperienze e degli insegnamenti dei miei mentori, ma anche della mia personale trasformazione e del mio amore per la natura. 

Ogni ingrediente che utilizzo ha una storia, un luogo di provenienza e una personalità unica, che cerco di valorizzare con tecniche di cottura rispettose e attente alla loro naturalezza.

Per me, il rispetto per i produttori locali e per la natura è un valore fondamentale. Quando scelgo le materie prime, mi preoccupo di conoscere le loro origini, le tecniche di coltivazione e di allevamento utilizzate e l'impatto che queste hanno sull'ambiente. Solo così posso garantire la qualità e l'autenticità dei piatti che propongo.

I miei menù sono il risultato di una ricerca accurata delle migliori materie prime, ma anche di un equilibrio perfetto tra i sapori e di una continua ricerca di nuove combinazioni di Umami. Il mio obiettivo è sempre quello di creare piatti che siano appaganti e al tempo stesso equilibrati, grazie alla freschezza e alla stagionalità degli ingredienti.